Periodo natalizio significa,
che piaccia o meno, regali, regali e regali. Ogni anno l’ennesimo problema:
cosa posso regalare? Gli/Le piacerà? Chiunque di noi, almeno una volta nella
vita, si è posto questi quesiti e sempre più spesso risulta difficile dare una
risposta. Quindi, per i ritardatari, gli indecisi, i titubanti e quelli dell’ultimo
minuto, quale oggetto migliore da regalare se non un bel libro e che fa sempre
piacere? Insomma un dono con cui andare sul sicuro. Certo è che non tutti i
libri sono uguali e non tutti i lettori hanno gli stessi gusti; e allora che
fare? Semplice! Affidarsi a questa piccola raccolta di consigli librari
natalizi po’ fare al caso vostro!
NARRATIVA ITALIANA

Si sa il periodo natalizio è sinonimo di scaffali librari che esplodono. Chiunque di voi, entrando in qualunque
libreria, si sarà sentito soffocare di fronte alla tonnellata di titoli nuovi:
da Baricco (nuova edizione illustrata di Seta, Feltrinelli) a Saviano (La paranza dei bambini, Feltrinelli); da Volo (A cosa servono i desideri; Mondadori) a Carrisi (Il maestro delle ombre; Longanesi). Tra questo marasma merita un occhio di riguardo il nuovo
capitolo della saga dei bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni: Pane (Mondadori; 232 p.). Lo scrittore napoletano fa rincontrare i suoi amati "bastardi" ai suoi fedeli e
appassionati lettori ma il libro, sebbene legato ai volumi precedenti, può
essere letto come un'opera a sé stante. Fulminante l'incipit con cui De
Giovanni intrappola il lettore e lo conduce, prendendolo per mano, nei meandri
della storia: il Principe dell'Alba, il panettiere che da generazioni si occupa di fornire il pane del mattino all'intera comunità viene trovato morto,
ucciso pochi minuti dopo aver compiuto il suo Rito. Starà alla squadra dei Bastardi trovare il
bandolo della matassa in una corsa dove l'unico "nemico" non è solo l'assassino. Astenersi dalla
lettura se non si è ancora pranzato. Può indurre a strafogamenti incontrollati di pane caldo!

Un altro titolo piacevole (e in tema
col periodo) per passare qualche ora divertente è I fratelli Kristmas. Un racconto di Natale (Einuadi; 227 p.) di
Giacomo Papi, uscito già un anno fa. È la storia di Babbo Natale che,
costretto a letto dall’influenza, si vede obbligato ad affidare la consegna dei
regali al fratello, Luciano Kristmas, un burbero magro e allampanato che si
professa “uguagliatore”, cioè un comunista. Il tentativo di consegna, che
procede tra diverse difficoltà, si intreccia con la vita di una coppia di
fratelli e con gli interessi speculativi di un ricco miliardario, disposto a qualsiasi
cosa pur di conquistare il copyright del Natale. Un libro scorrevole, veloce,
senza alcuna pretesa ma che è venato di ironia e leggerezza; una lettura
perfetta da far trovare sotto l’albero!
NARRATIVA STRANIERA

Dall'America più profonda,
grazie all'intuito della NNE, ci giunge un piccolo gioiello letterario che prende
la forma di un trittico dal nome evocativo: Trilogia della pianura, formata dei seguenti titoli: Benedizione, Crepuscolo e Canto della pianura (NNE; 3 voll., 950 p.), opera di Kent Haruf e che si presenta in libreria in un elegante cofanetto marrone il cui
minimalismo grafico replica la scrittura decisa, limpida e asciutta come la sabbia
della contea di Holt. Una fittizia landa incastonata nel cuore profondo del
paese della lunghe strade e dei canyon rocciosi. Haruf, con il suo tocco ruvido e senza fronzoli, nel primo
volume Benedizione, ci trasporta
nella vita del vecchio Dad Lewis, prossimo alla morte, e della moglie Mary. A far da
controcanto alla vita del vecchio Haruf inserisce numerosi personaggi: ognuno con le sue
debolezze, i suoi segreti e le proprie contraddizioni che, lentamente,
deflagreranno e verranno a galla. Lo stesso Dad Lewis non ne è immune. Haruf ha avuto la capacità di scrivere un classico moderno,
un libro che resterà per sempre nella storia della letteratura americana.
Prima di abbordare Franzen, Cussler o Safran Foer, cambiate leggermente rotta e godetevi Kent Haruf.

Visto il crescente interesse sociale
per temi legati all’alimentazione e alla difesa dell’ambiente in tutte le sue
forme, segnalo La vegetariana (Adelphi;
176 p.) di Han Kang, vincitrice del Man Booker International Prize 2016. L’intera
vicenda si evolve a partire da un sogno di Yeong-hye, la figura centrale dell’intera
narrazione. Il sogno che le sconvolge la vita, e quella dei suoi cari, le
provoca un impellente rifiuto di mangiare carne; “Be’ ho fatto un sogno, e
stavo sulla testa… Sul mio corpo crescevano le foglie, e dalle mani mi
spuntavano le radici.” La donna si identifica con gli alberi e questa reazione
provoca sconcerto e repulsione da parte della sua famiglia. Han Kang suddivide
la narrazione in tre atti, ognuno dei quali raccontato da un punto di vista
differente, e attorciglia tra loro gli eventi facendo presagire una tragedia. Un
libro che va oltre le sterili battaglie combattute a colpi di tweet e post fra
animalisti esagitati e carnivori orgogliosi e che si eleva ad alta letteratura.
GRAPHIC NOVEL

Tra le possibilità non può mancare il genere che da qualche tempo
imperversa in lungo e in largo: il graphic novel che (forse finalmente) dopo anni di snobismo ha
trascinato il fumetto tra le "arti nobili". È perfino difficile
scegliere tra il ben di Dio che affolla gli scaffali delle librerie ma ecco
qualche indicazione. Imprescindibile, per divertimento ma anche per il valore
cronachistico e attualissimo, Kobane calling di Zerocalcare (Bao Publishing; 270 p.). Viaggio semifittizio dell'alter ego di Michele Rech nel Kurdistan in guerra, un paese che rivendica da anni l'indipendenza
e che avrebbe in serbo una Costituzione ultrademocratica, quasi utopistica.
Sempre da casa Bao Da quassù la terra è bellissima (Bao Publishing; 208 p.) di Toni Bruno che racconta la
storia di Akim Smirnov, eroe sovietico della corsa allo spazio che,
dopo una missione che nasconde un mistero, decide di non volare mai più. Il governo russo, impegnato nella corsa allo spazio contro il rivale americano,
cerca in tutti i modi di convincere il proprio miglior pilota a riflettere sulla sua decisione. Ultimo ma non
ultimo il fumetto scritto dalla coppia artistica, come anche nella vita, Teresa Radice-Stefano Turconi che ci regala Il porto proibito (Bao Publishing; 280 p.). Una storia avvincente e dal tocco sensibile,
accentuato dal tratto morbido ma deciso della matita di Turconi, che segue le vicende di un giovane
marinaio naufrago, Abel, che, a seguito del disastro, ha perso la memoria.
Grazie all'intervento di una nave inglese riesce a tornare in patria dove il recupero progressivo della memoria porta con sé misteri,
rivelazioni e chiarimenti.
RACCONTI

Per coloro che non hanno
molto tempo e preferiscono un lettura mordi e fuggi non c'è categoria migliore se non quella dei racconti, anch'essa per
lungo tempo sottovalutata. Oltre al premio Nobel 2013 Alice Munro, sempre
apprezzabile, da segnalare La donna che scriveva racconti (Bollati Boringhieri; 460 p.) di Lucia Berlin, una raccolta dei racconti di questa scrittrice americana sconosciuta ai più ma dalla voce narrativa intima, efficace, coinvolgente e
sensibile. Non tace nulla nei suoi racconti e affronta temi scabrosi che
spaziano dalla droga all'aborto, dall'alcolismo alle turbolenze famigliari. Berlin si fa poetessa di quella umanità tanto emarginata dal
mondo quanto cantata e raccontata dalla letteratura.

Per chi volesse rimanere in
territorio italiano utile sarebbe la riscoperta di un volume di Goffredo
Parise, Sillabari (Adelphi, 359). Esso
raccoglie decine di brevissime storie, non più lunghe di 6 o 7 pagine, ordinate
in ordine alfabetico quasi a voler formare un vocabolario del vivere. Si va
dalla A di affetto e amore alla P di patria e povertà; dalla E di età ed
eleganza alla S di simpatia e sogno. Parise, con un tocco leggero ma
penetrante, si insinua nella quotidianità e nell’intimità della giravolta di
personaggi che cambiano di storia in storia, impedendo al lettore di
affezionarsi ad uno piuttosto che all’altro ma facendogli notare che, in ognuno
di essi, c’è un parte di lui. Adattissimo per una lettura spiccia tra una
fermata del metro e l’altra.
Qualunque altro consiglio è ben accetto!
Inoltre, a breve, una seconda lista dedicata alla saggistica!
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