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La copertina del romanzo. |
Con un narrazione in medias res che lascia poco spazio alla presentazione dei luoghi e dei personaggi, ci ritroviamo ad accompagnare Edgardo lo Storpio e fratello Ademaro dall'abbazia benedettina di Bobbio a quella di San Giorgio, vicino alla laguna dove, tra isolotti sabbiosi e rii sinuosi, sorge una Venetia molto diversa da quella che conosciamo. Ademaro ha rivelato a Edgardo che nella città dei Dogi alcuni fiolari, cioè maestri vetrai, hanno scoperto il modo di creare delle pietre per gli occhi. Pietre di vetro, lapides ad legendum, dal potere miracoloso in grado di sconfiggere il brutto male di qualsiasi accecato. Spinto dalla speranza di rintracciare gli autori di tale prodigio, Edgardo si inoltra in una Venetia in via di costruzione e ampliamento ma lontanissima dallo splendore della futura Serenissima; una città melliflua, infida, ambigua e pericolosa dove omicidi cruenti in cui i bulbi oculari dei cadaveri vengono rimpiazzati da colate di vetro si susseguono senza sosta convincendo i veneziani di essere maledetti da Dio. Il fermento palpabile nel mondo dei maestri vetrai è alimentato dalla possibilità sempre più concreta che qualcuno riesca finalmente a trovare la formula magica per la fabbricazione del vetro cristallino, chimera di qualsiasi artista del vetro. Una scoperta che garantirebbe al suo scopritore una fama imperitura. Edgardo si ritrova suo malgrado coinvolto in un'aspra lotta per la conquista della gloria che mescola le esistenze e i cammini di un burbero ma utopico fiolario, Angelo Segrado, di un ricco e viscido artista del mosaico e del vetro, Tataro, di un mercante ineffabile, Karamago e di un cristallere pataccaro di nome Zoto, disposto a qualsiasi bassezza pur di raggiungere i propri obiettivi. Ingolosito dalla concreta opportunità di entrare in possesso della magnifica pietra, Edgardo abbandona qualsiasi prudenza e intraprende un percorso di degrado peccaminoso segnato dalla violazione di regole e codici impostigli dalla tonaca. In breve tempo, da predatore si trasforma in preda diventando una marionetta manipolabile da chi agisce senza scrupolo...

Roberto Tiraboschi
La pietra per gli occhi
e/o, pp. 278, 2016
9,50
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