![]() |
La copertina del romanzo. |
Nel segno della pecora, uscito nel lontano 1982, racchiude e al contempo anticipa temi, stili e tratti distintivi della scrittura di Murakami. Gli stessi che i lettori più affezionati hanno trovato nelle pubblicazioni seguenti come l'apprezzatissimo Kafka sulla spiaggia (2002), l'altrettanto corposo La fine del mondo e il paese delle meraviglie (1985) o anche Dance Dance Dance (1988), ideale seguito de Nel segno della pecora. Anche in questo romanzo (quasi d'esordio) il non-detto dell'esistenza e sull'esistenza del protagonista, che si trasforma inevitabilmente in un non-detto narrativo, innesca un processo conflittuale nel lettore che storce il naso all'idea di sapere poco o nulla dell'eroe (basti pensare che tutti i personaggi rimangono anonimi o nascosti dietro un appellativo) ma al contempo ne è inconsciamente ipnotizzato e incuriosito. Il protagonista, un giovane pubblicitario quasi giunto alla soglia dei trent'anni, rientra a pieno titolo nella categoria dei personaggi picareschi di Murakami: donne, bambini, vecchi, giovani uomini che, per motivi che spesso esulano dalla logica e dalla razionalità, intraprendono un percorso di viaggio volto alla ricerca del sé. Il vecchio Nakata e il giovane Tamura di Kafka sulla spiaggia o il suddetto pubblicitario sono emblemi di un'umanità sperduta, a volte fallita che cerca se stessa. Il pretesto del viaggio in questo caso, pur strano che sia, è rappresentato da una rarissima specie di pecora con una macchia a forma di stella sulla schiena che il giovane è incaricato di cercare dopo che la sua agenzia pubblicitaria ha pubblicato, all'interno di una banalissima newsletter, una fotografia in cui la pecora appariva all'interno di un più ampio gregge. Contattato da un misterioso e minaccioso uomo vestito di nero, che si presenta come il braccio destro di un potentissimo uomo politico di destra, detto il Maestro, il giovane si trova suo malgrado a dover fare i conti con un ricatto: il ritrovamento della pecora, che per qualche strana ragione potrebbe rappresentare l'ultima speranza di vita per il boss morente, in cambio della sopravvivenza dell'agenzia pubblicitaria di cui è consocio. Il giovane, con un recentissimo divorzio alle spalle e intrappolato in un'esistenza abitudinaria cui non riesce ad attribuire un significato, coglie l'occasione di buttare la propria vita alle spalle e imbarcarsi in un viaggio senza meta precisa nè serie possibilità di riuscita. La ricerca nel segno della pecora, metafora del viaggio alla ricerca del sé, lo conduce in un'ampia radura sperduta e fredda nella regione dello Hokkaido dove, all'interno di una accogliente baita di montagna, alcuni nodi verranno al pettine. Alcuni, non tutti. Sia mai che il buon Haruki ci sveli troppo delle sue storie.
![]() |
Murakami Haruki |
Murakami Haruki
Nel segno della pecora
Einaudi, pp. 293, 2010
19,50
Nessun commento:
Posta un commento